L’usato ormai non è più solamente un trend, oggetti che non vuole più nessuno ,ma un vero e proprio mercato, che ad oggi vale circa 21 miliardi di euro. Il valore così alto di questo mercato si spiega grazie alla sempre maggiore consapevolezza sia del mercato stesso, in crescita costante ormai da 3 anni, sia dei clienti. Non a caso il settore maggiormente in crescita e che contribuisce all’aumento del valore di mercato, sono le transazioni online, che dal 2014 ad oggi sono cresciute del 74%.
Perché proprio l’usato?
Probabilmente per una ragione sociale. Le persone ormai non vogliono più prodotti nuovi, o almeno, non in tutti i campi. Un aumento costante del costo della vita e delle sue applicazioni quotidiane spiegherebbe il crescere del mercato usato. Unito magari ad una consapevolezza piena dei clienti nell’acquistare materiale di una o due generazioni più vecchie, ma ancora funzionante. In più, se consideriamo anche il fattore “moda”, con concetti come vintage o “old school” che si stanno facendo piede, diviene chiaro il motivo generale di questa crescita. Solo in Italia come si evince dal titolo, il mercato dell’usato vale 21 miliardi di euro, l’1,2% del PIL nazionale.
Quali sono i settori maggiori?
Secondo le stime che sono state stilate, al primo posto troviamo i motori (15 miliardi circa), seguiti da Casa & Persona (3,6 miliardi) ed ovviamente Elettronica (1,3 miliardi). Le transazioni online da sole valgono 9 miliardi di euro. Circa il 42% delle transazioni avvenute nell’intero mercato, è passato da una piattaforma online. Vi state chiedendo quanto si può guadagnare in un anno con il mercato usato? Circa 1030, circa il 22% in più rispetto al 2016.
Chi compra di più?
Il profilo tipo dell’acquirente è una persona consapevole soprattutto dell’impatto ambientale che ha acquistare un oggetto usato. Spesso infatti si tratta di materiale salvato da cantine, discariche o da casa dei venditori ovviamente. La regione italiana dove si compra più usato è la Lombardia, con 3,4 miliardi di utile, segue a ruota la Toscana con 2,8 miliardi, segue l’Emilia Romagna con 2,4 miliardi. Vuoi conoscere ulteriori dettagli su questo argomento? Lasciaci un commento, saremo ben lieti di risponderti.